; La Cadenza Finale o Terminatio.
: A differenza della cadenza mediana, che è unica per ciascun modo, la cadenza finale, detta anche terminatio, può presentare forme diverse nell’ambito dello stesso tono salmodico (differentiæ). Ciò è dovuto per poter concatenare, in maniera agevole e corretta, la nota finale della salmodia con l’inizio (incipit) dell’antifona che è ripetuta dopo il versetto solistico. Nelle edizioni attuali del canto gregoriano la differentia da applicare è suggerita, alla fine dell’antifona, dai neumi posti sull’ acronimo “E-u-o-u-a-e” (Sæ-cu-lo-rum. A-men): la prima o le prime due note poste sopra le lettere dell’acronimo riguardano il tenore salmodico, le altre si riferiscono alle eventuali sillabe di preparazione e alla cadenza (senza considerare alcuna nota di epentesi). Ancora, all’inizio dell’antifona, subito dopo il numero romano o arabo che ne precisa la modalità, si trova una lettera che indica in notazione alfabetica, l’ultima nota della differentia. Fino all’Antiphonale Monasticum del 1934, questa lettera era scritta in carattere maiuscolo se le finali dell’antifona e della differentia coincidevano; nelle edizioni più recenti, invece, viene scritta sempre in minuscolo. Se però, nell’ambito dello stesso tono più differentiæ terminano sullo stesso grado, queste vengono distinte da un numero aggiunto alla lettera.
== Spartiti musicali ==
Spartito gregoriano, impaginato su foglio formato A4:
[[File:xxx.png|600px]]
Spartito disponibile in formato PDF impaginato su foglio A4, [[Media:xxx.pdf]]
== Codice sorgente GABC ==
<pre>
</pre>
== Bibliografia ==
* Musica Sacra Antica, https://musica-sacra-antica.org/documenti/piccolo-metodo-canto-gregoriano.pdf
* GregoBase project, https://gregobase.selapa.net/
* ''Antiphonale Romanum II'', Libreria Editrice Vaticana 2009, pagina 739.
== Note ==