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Iudica me, Deus

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''Tratto da "Legionari di San Michele Arcangelo"''<ref>Link: https://www.facebook.com/legionariSMA/, visitato il 18/03/2021.</ref>
 
La '''V domenica del Tempo di Quaresima''' prevede l'introito ''Judica me Deus'', dal Salmo 43,1, mentre il versetto è tratto dallo stesso salmo 43,3.
 
Come la domenica precedente, anche questa nell'uso antico era soprannominata con la prima parola dell'introito (Domenica ''Judica''); nel rito Romano anteriore, nella attuale forma straordinaria e nel rito Sarum costituisce la prima Domenica di Passione, poiché questa nel rito antico durava per le due settimane prima della Pasqua (attualmente nel rito Romano la Passione inizia con la Domenica delle Palme).
 
Il modo IV, tenero, musica questo introito, la cui antifona è composta di tre frasi.
 
La prima è divisa in due emistichi, il primo dei quali si gioca su una ostica successione di semitoni che tornerà più avanti nel brano; nel secondo invece la voce si slancia verso l'alto nella supplica come un grido di aiuto, per finire con una cadenza tipica del modo.
 
La melodia della seconda frase riprende i motivi musicali della prima: ''homine'' ripete più esteso il motivo di iudica e non sancta; su iniquo le note sono uguali a Deus nel primo rigo ma capovolte; ''et doloso'' trasmette musicalmente l'idea dell’uomo ingannatore; la frase si conclude su ''eripe'' con un grido di angoscia; le ultime cinque note sono uguali a quelle della prima frase ma a distanza di quinta.
 
La terza frase, invece, ha l'andamento sereno tipico del quarto modo; le ultime note su mea riprendono la cadenza della prima frase.
== Testo e traduzioni ==

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