Laeta dies (Festa di San Benedetto)
Tratto da CantualeAntonianum.org'[1]
Laeta dies è la sequenza benedettina per la festa del Padre dei monaci occidentali, san Benedetto da Norcia, patrono d'Europa. E' un testo alquanto recente, essendo apparso per la prima volta in un messale del 1506 appartenente alla Congregazione Cassinese. Descrive il santo abate paragonandolo ai grandi patriarchi dell'Antico Testamento, nuovo Abramo ricco di figli spirituali.
Indice
Testo e traduzioni
Laeta dies magni ducis, Charis datur piae menti: Hinc per callem Oriéntis Amplum semen magnae prolis Corvum cernis ministrántem, Elisaéus dignoscátur, Illum Ioseph candor morum, Ipse, memor suae gentis, |
Giorno lieto, del gran condottiero Benedetto La grazia è data all’anima devota: Da qui contempliamo Seme largo di progenie Vedi il corvo che lo serve Riconosci anche Eliseo L’occhio interiore si è reso conto E Benedetto, sempre memore dei suoi figli |
Spartiti musicali
Spartito gregoriano, impaginato su foglio formato A4:
Spartito disponibile in formato PDF impaginato su foglio A4, Media:xxx.pdf
Video
Versione tratta dal Liber Usualis (1961), p. pp. 880-881, cantata dai monaci benedettini di Santo Domingo de Silos.
Codice sorgente GABC
codice
Bibliografia
- Wikipedia.org, versione italiana, https://it.wikipedia.org
- GregoBase project, https://gregobase.selapa.net/
- Graduale Romanum, Libreria Editrice Vaticana 1974, pagina 253.
Note
- ↑ Cantuale Antonianum, https://www.cantualeantonianum.com/2012/07/festa-di-san-benedetto-la-sequenza.html; link visitato il 28/07/2019