Sacris solemniis (Panis Angelicus)
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Sacris solemniis è un inno liturgico ed eucaristico cattolico composto da San Tommaso d'Aquino per il mattutino[1] della festa del Corpus Domini.
San Tommaso fu incaricato da papa Urbano IV di comporre l'intera liturgia per la festa del Corpus Domini, che fu introdotta nel 1264. Lo stesso inno compare anche nel mattutino dell'Ufficio votivo del Santissimo Sacramento.
Panis Angelicus è il primo verso della penultima strofa dell'inno latino Sacris solemniis. L'inno fa parte di una liturgia completa scritta per la solennità del Corpus Domini, sia per la Messa che per l'Ufficio.
La strofa che comincia con le parole Panis angelicus ("pane degli angeli") è stata spesso musicata separatamente dal resto dell'inno. La versione più famosa è quella di César Franck, che nel 1872 scrisse una partitura per tenore, organo, arpa, violoncello e contrabbasso; in seguito incorporò l'inno nella sua Messe à trois voix (Op. 12). La sua esecuzione più celebre fu quella di John McCormack al Phoenix Park di Dublino, ma l'inno è stato cantato, tra gli altri, da Luciano Pavarotti, Plácido Domingo, Roberto Alagna, Andrea Bocelli, Vic Damone, come anche dai soprani Magda Olivero e Renata Tebaldi.
Il fenomeno per cui una strofa di Sacris solemniis è stata presa separatamente dal resto del canto è accaduto anche con altri inni dell'Aquinate per il Corpus Domini: Verbum supernum prodiens (le cui ultime due strofe iniziano con O salutaris Hostia) e Pange lingua (le cui ultime due strofe iniziano con Tantum ergo).
Indice
Testo e traduzioni
Sacris solemniis juncta sint gaudia, Noctis recolitur cœna novissima, Post agnum typicum, expletis epulis, Dedit fragilibus corporis ferculum, Sic sacrificium istud instituit, (Panis Angelicus) Te, trina Deitas unaque, poscimus: |
Ai riti solenni la gloria risponda; La notte ricordasi dell’ultima cena, Compiuta la cena col tipico agnello, Diè Cristo il suo corpo qual cibo ai suoi cari, Così il sacrificio si vide istituito, (Panis Angelicus) Dio unico e Trino che umil t’adora Di ambita e perpetua tua visita onora, |
Spartiti musicali
Spartito gregoriano, impaginato su foglio formato A4:
Spartito disponibile in formato PDF impaginato su foglio A4, Media:xxx.pdf
Video
Versione tratta dal Liber Usualis (1961), p. pp. 880-881, cantata dai monaci benedettini di Santo Domingo de Silos.
Codice sorgente GABC
codice
Bibliografia
- Wikipedia.org, versione italiana, https://it.wikipedia.org
- GregoBase project, https://gregobase.selapa.net/
Note
- ↑ Corrisponde all'odierno Ufficio delle Letture, in cui l'inno è conservato ma reso alternativo ad un testo in lingua volgare. Nell'edizione della Liturgia delle Ore, a differenza di quella del Breviario romano le prime parole dell'inno sono però Sacris sollemniis: questa è l'unica modifica rispetto al testo del Breviario.
- ↑ La traduzione in italiano, mantenendo la rima, è stata effettuata da Don Giuseppe Riva.Tratto dal Manuale di Filotea di Don Giuseppe Riva.