O salutaris Hostia I
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O salutaris Hostia è un celebre inno liturgico ed eucaristico cattolico, composto da San Tommaso d'Aquino per l'Ufficio, più precisamente per le Lodi Mattutine della festa del Corpus Domini.
L'inno è ricavato dalle ultime due strofe dell'inno Verbum supernum prodiens, scritto dallo stesso santo per il medesimo ufficio di questa festa.[1]
Queste ultime due strofe vengono usate per la benedizione eucaristica e anche se quest'uso ha vasta diffusione non è prescritto dalle rubriche. Quindi può essere sostituito da un altro inno eucaristico conveniente (ad esempio dal Pange lingua (Tantum ergo)). Un altro utilizzo è in forma di mottetto alla Messa solenne, cantato subito dopo l'Offertorio.
Pierre de la Rue addirittura sostituì il Benedictus con quest'inno in alcune sue Messe. Compare anche nella Messa a 3 voci in do minore "Aux Orphéonistes" di Charles Gounod e nella Petite messe solennelle di Gioacchino Rossini, ma in entrambi i casi dopo il Benedictus.
Sulla melodia gregoriana di O salutaris Hostia si canta anche l'inno polacco Gaude Mater Polonia.
Indice
Testo e traduzioni
O salutaris hostia |
O vittima salvatrice |
Spartiti musicali
Spartito gregoriano, impaginato su foglio formato A4:
Spartito disponibile in formato PDF impaginato su foglio A4, Media:OSalutarisHostiaI.pdf
Video
Versione tratta dal libro Cantus selecti, Solesmes, 1957, p. 1*, canale YouTube Cantuale.
Codice sorgente GABC
name:O salutaris Hostia I; office-part:Hymnus; mode:8; book:Cantus selecti, 1957, p. 1*; transcriber:MarkM; %% (c4) O(g) sa(gh/jvIH)lu(gf)tá(hg)ris(hih) Hó(g')sti(f)a,(g.) (;) Quae(g) caéli(i' j) pá(k)ndis(ji) ó(hg)sti(h)um,(j.) (:) Bélla(j h') pré(j)mun(g)t hostí(gh/ hg)li(f)a,(g.) (;) Da(f) róbur,(hg /hj) fer(ji) auxí(hg e')li(f)um.(g.) (::) 2. Uni(g gh/jvIH) tri(gf)nóque(hg /hih) Dó(g')mino(f /g.) (;) Sit(g) sempi-(i' /j)térna(k /ji) gló(hg)ri(h)a,(j.) (:) Qui(j) ví(h')tam(j) sine(g /gh) término(hg /f /g.) (;) Nó(f)bis(hg) dónet(hj /ji) in(hg) pátri(e' /f)a.(g.) (::) Amen.(ghg /fg..) (::)
Bibliografia
- Wikipedia.org, versione italiana, https://it.wikipedia.org
- GregoBase project, https://gregobase.selapa.net/
- Cantus selecti, Solesmes 1957, pagina 1*.
Note
- ↑ È stato mantenuto anche dopo la riforma liturgica nella Liturgia delle Ore, come facoltativo e alternativo ad un inno in lingua volgare.