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Tratto da Cooperatores-Veritatis.org[1]

Popule meus, quid feci tibi? aut in quo contristavi te? responde mihi!. Molti conoscono questa prima frase di un testo antico che la Chiesa canta il Venerdì Santo, ma pochi ne conoscono la provenienza. Questa sequenza, litanica possiamo dire, si chiama “Improperia, Improperies” ossia “Lamento di Dio“, ed è plurale Improperium = rimprovero, cioè il rimprovero amorevole e misericordioso di Gesù non contro le persone che lo hanno messo a morte, ma contro la perspicace e superba resistenza a voler continuare a non rispondere a quelle domande scomode che Dio pone a chi ha deciso di metterlo a morte, di consegnarlo alla croce e così nel tempo, anche noi quando, restando reprobi nel peccare, torniamo a crocifiggere nuovamente Gesù.

Questo canto ha la forma di un canto mesto e meditato, di domande (responsoriale cantato) alle quali si risponde chinando la testa e riconoscendo la grandezza di Dio, davanti a tutta la nostra condizione miserevole e bisognosa di Lui, il nostro Salvatore.

La figura di Gesù lamenta il fatto che il suo popolo (“popule meus“) è stato ingrato ed ingiusto con il suo Dio, mentre Egli lo ha condotto fuori dall’Egitto liberandolo dalla schiavitù e l’ha nutrito con manna durante l’attraversamento nel deserto. Il coro allora, risponde con una lode a Dio, il Tre volte Santo.

Il canto è probabilmente di origine bizantina. Viene cantata dal coro, mentre i fedeli adorano la Croce. Dopo gli Improperia viene l'inno Crux fidelis.

Inizialmente, gli Improperia erano unanimi con il Canto gregoriano, ma in seguito furono composte in polifonia, incluso il grande Palestrina (1525-1594).

Tuttavia è bene ricordare che, la parte iniziale, la riscontriamo nel Profeta Michea al cap. 6 “Popolo mio, che cosa ti ho fatto? In che cosa ti ho stancato? Rispondimi. Forse perché ti ho fatto uscire dall’Egitto, ti ho riscattato dalla casa di schiavitù e ho mandato davanti a te Mosè, Aronne e Maria?” (vv.3-4 e ss)

Il rito, testimoniato a Gerusalemme già nel III sec. (descritto da Eteria) fu accolto anche in Occidente verso il VI secolo.

E dunque, si struttura in due sezioni, che possono essere lette e meditate:

  1. La prima parte prevede tre improperia (destinate ai solisti del coro)
  2. La seconda parte ribadisce gli stessi concetti sopra espressi ma suddivisi in nove improperia (cantati su modello salmodico) intercalati dal coro che ripete ogni volta i primi versi con cui aveva esordito nella prima parte: “Popule meus, quid feci tibi? Aut in quo contristavi te? Responde mihi!“

Indice

Testo e traduzioni

Testo latino

Popule meus, quid feci tibi?
Aut in quo contristavi te? Responde mihi!

Quia eduxi te de terra Aegypti:
parasti Crucem Salvatori tuo.

Hagios o Theos
Sanctus Deus
Hagios Ischyros
Sanctus Fortis
Hagios Athanatos, eleison hymas
Sanctus Immortalis, miserere nobis.

Quia eduxi te per desertum quadraginta annis,
et manna cibavi te, et introduxi in terram satis optimam:
parasti Crucem Salvatori tuo.

Hagios o Theos
Sanctus Deus
Hagios Ischyros
Sanctus Fortis
Hagios Athanatos, eleison hymas
Sanctus Immortalis, miserere nobis.

Quid ultra debui facere tibi, et non feci?
Ego quidem plantavi te vineam meam speciosissimam:
et tu facta es mihi nimis amara:
aceto namque sitim meam potasti:
et lancea perforasti latus Salvatori tuo.

Hagios o Theos
Sanctus Deus
Hagios Ischyros
Sanctus Fortis
Hagios Athanatos, eleison hymas
Sanctus Immortalis, miserere nobis.

Ego propter te flagellavi Aegyptum cum primogenitis suis:
et tu me flagellatum tradidisti.

Popule meus, quid feci tibi?
Aut in quo contristavi te? Responde mihi!

Ego te eduxi de Aegypto, demerso Pharaone in Mare Rubrum:
et tu me tradidisti principibus sacerdotum.

Popule meus, quid feci tibi?
Aut in quo contristavi te? Responde mihi!

Ego ante te aperui mare:
et tu aperuisti lancea latus meum.

Popule meus, quid feci tibi?
Aut in quo contristavi te? Responde mihi!

Ego ante te præivi in columna nubis:
et tu me duxisti ad prætorium Pilati.

Popule meus, quid feci tibi?
Aut in quo contristavi te? Responde mihi!

Ego te pavi manna per desertum:
et tu me cecidisti alapis et flagellis.

Popule meus, quid feci tibi?
Aut in quo contristavi te? Responde mihi!

Ego te potavi aqua salutis de petra:
et tu me potasti felle et aceto.

Popule meus, quid feci tibi?
Aut in quo contristavi te? Responde mihi!

Ego propter te Chananaeorum reges percussi:
et tu percussisti arundine caput meum.

Popule meus, quid feci tibi?
Aut in quo contristavi te? Responde mihi!

Ego dedi tibi sceptrum regale:
et tu dedisti capiti meo spineam coronam.

Popule meus, quid feci tibi?
Aut in quo contristavi te? Responde mihi!

Ego te exaltavi magna virtute:
et tu me suspendisti in patibulo Crucis.

Popule meus, quid feci tibi?
Aut in quo contristavi te? Responde mihi!

Traduzione in lingua italiana[2]

Popolo mio, che ti ho fatto?
In cosa ti ho contrariato? Rispondimi.

Ti ho liberato dall’Egitto
e tu prepari la Croce per il tuo Salvatore?

Santo Dio
Santo Dio
Santo Forte
Santo Forte
Santo e immortale, abbi pietà di noi.
Santo e immortale, abbi pietà di noi.

Ti ho condotto quarant’anni attraverso il deserto,
ti ho cibato con la manna, ti ho portato in una terra rigogliosa
e tu prepari la Croce per il tuo Salvatore?

Santo Dio
Santo Dio
Santo Forte
Santo Forte
Santo e immortale, abbi pietà di noi.
Santo e immortale, abbi pietà di noi.

Cos’altro dovrei fare che non ho fatto?
Ho piantato per te la mia florida vigna
e tu ti sei comportato in modo così amaro:
hai dato aceto per dissetar la mia sete
e hai aperto il fianco con una lancia al tuo Salvatore.

Santo Dio
Santo Dio
Santo Forte
Santo Forte
Santo e immortale, abbi pietà di noi.
Santo e immortale, abbi pietà di noi.

Io per te ho colpito l’Egitto attraverso i suoi primogeniti
e tu mi ripaghi con il dolore.

Popolo mio, che ti ho fatto?
In cosa ti ho contrariato? Rispondimi.

Io ti ho liberato dall’Egitto, ho sommerso il faraone nel mar Rosso
e tu mi ripaghi con le sentenze dei sacerdoti.

Popolo mio, che ti ho fatto?
In cosa ti ho contrariato? Rispondimi.

Io davanti a te ho aperto il mare
e tu hai aperto con la lancia il mio fianco.

Popolo mio, che ti ho fatto?
In cosa ti ho contrariato? Rispondimi.

Io ti ho condotto in paradiso
e tu mi porti davanti alla corte di Pilato.

Popolo mio, che ti ho fatto?
In cosa ti ho contrariato? Rispondimi.

Io ti ho offerto la manna nel deserto
e tu mi ferisci con spine e flagelli.

Popolo mio, che ti ho fatto?
In cosa ti ho contrariato? Rispondimi.

Io ti ho dissetato con l’acqua santa della pietra
e tu mi disseti con fiele e aceto.

Popolo mio, che ti ho fatto?
In cosa ti ho contrariato? Rispondimi.

o per te ho colpito i re di Canan
e tu percuoti la mia testa con un bastone.

Popolo mio, che ti ho fatto?
In cosa ti ho contrariato? Rispondimi.

Io ti ho dato lo scettro regale
e tu mi circondi il capo con una corona di spine.

Popolo mio, che ti ho fatto?
In cosa ti ho contrariato? Rispondimi.

Io ti ho elevato con la virtù
e tu mi appendi al patibolo della croce.

Popolo mio, che ti ho fatto?
In cosa ti ho contrariato? Rispondimi.

English Translation[3]

O my people, what have I done to you?
Or how have I offended you? Answer me.

Because I led thee out of the land of Egypt:
thou hast prepared a Cross for thy Saviour.

O Holy God.
O Holy God.
O Holy Strong One.
O Holy Strong One.
O Holy and Immortal, have mercy upon us.
O Holy and Immortal, have mercy upon us.

Because I led thee through the desert for forty years:
and fed thee with manna, and brought thee into a land exceeding good:
thou hast prepared a Cross for thy Saviour.

O Holy God.
O Holy God.
O Holy Strong One.
O Holy Strong One.
O Holy and Immortal, have mercy upon us.
O Holy and Immortal, have mercy upon us.

What more ought I to have done for thee, that I have not done?
I planted thee, indeed, My most beautiful vineyard:
and thou hast become exceeding bitter to me:
for in my thirst thou gavest me vinegar to drink:
and with a spear thou hast pierced the side of thy Saviour.

O Holy God.
O Holy God.
O Holy Strong One.
O Holy Strong One.
O Holy and Immortal, have mercy upon us.
O Holy and Immortal, have mercy upon us.

For thy sake I scourged the firstborn of Egypt:
Thou hast given me up to be scourged.

O my people, what have I done to you?
Or how have I offended you? Answer me.

I led thee out of Egypt having drowned Pharaoh in the Red Sea:
and thou hast delivered Me to the chief priests.

O my people, what have I done to you?
Or how have I offended you? Answer me.

I opened the sea before thee:
and thou hast opened my side with a spear.

O my people, what have I done to you?
Or how have I offended you? Answer me.

I went before thee in a pillar of cloud:
and thou hast led me to the judgment hall of Pilate.

O my people, what have I done to you?
Or how have I offended you? Answer me.

I fed thee with manna in the desert;
and thou hast assaulted me with blows and scourges.

O my people, what have I done to you?
Or how have I offended you? Answer me.

I gave thee the water of salvation from the rock:
and thou hast given me gall and vinegar to drink.

O my people, what have I done to you?
Or how have I offended you? Answer me.

For thy sake I struck the kings of the Canaanites:
and thou hast struck my head with a reed.

O my people, what have I done to you?
Or how have I offended you? Answer me.

I gave thee a royal sceptre:
and thou hast given a crown of thorns for my head.

O my people, what have I done to you?
Or how have I offended you? Answer me.

I exalted thee with great strength;
and thou hast hanged me on the gibbet of the cross.

O my people, what have I done to you?
Or how have I offended you? Answer me.

Spartiti musicali

Spartito gregoriano, impaginato su foglio formato A4:

 

 

 

 

Spartito disponibile in formato PDF impaginato su foglio A4, Media:Improperia-popule-meus.pdf

Video

Versione tratta dal Graduale Romanum/Triplex (1974-1979) pag. 176, tratta dal canale YouTube "GradualeProject".

Codice sorgente GABC

Popule meus

name:Improperia - Popule meus;
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book:Graduale Romanum, 1974, pag 176;
transcriber:Stefano Ferri;
%%
(c4) PO(c)pu(de)le(efED'd) me(cd)us,(d.) (,) quid(e!fwg) fe(ggf)ci(e) ti(f_e)bi?(de..) (;)
Aut(c) in(e) quo(ixgv.hihghg) con(fe~)tri(fg)stá(e)vi(fg) te?(efED'd) (;) Re(c)spón(efe)de(dc) mi(ef)hi.(d.) (::) 

<sp>V/</sp>.() Qui(deD'C)a(c) e(e!fwg)dú(ggf)xi(ef) te(dde.) (,) de(ce) ter(g)ra(ixgv.hihghg) Æ(fe)gý(fg)pti :(e.) (;) pa(ce)rá(ixgv.hihghg)sti(e) Cru(fg)cem(ef!gvFE.) (,) Sal(fe~)va(f)tó(ghg)ri(f) tu(gf)o.(efg..) (::)

Hagios o Théos

name:Improperia - Popule meus - Hagios...;
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book:Graduale Romanum, 1974, pag 176;
transcriber:Stefano Ferri;
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(c4) Ha(g[alt:Primus chorus:])gi-(fe) os(fgffe) o(c) The-(d)òs.(fghvhg.) (::)
San(g[alt:Secundus chorus:])ctus(fgffe) De-(cd)us.(fghvhg.) (::Z)
Ha(g[alt:Primus chorus:])gi-(fe) os(fgffe) Is(c)chy-(d)ròs.(fghvhg.) (::)
San(g[alt:Secundus chorus:])ctus(fgffe) For(cd)tis.(fghvhg.) (::Z)
Ha(gh[alt:Primus chorus:])gi-(g)os(ixhg/hiHG'g) A(f)thà(g)na-(h)tos,(hiwjvIHiih.) (;) e-(g)lè-(hjjvIH')i-(g)son(hg/h_g) hy-(fd)màs.(fghvhvg.) (::Z)
San(gh[alt:Secundus chorus:])ctus(ixhg/hiHG'g) Im(f)nor(g)tà-(h)lis,(hiwjvIHiih.) (;) mi-(g)se-(hjjvIH')rè-(g)re(hg/h_g) no-(fd)bis.(fghvhvg.) (::)

Quia eduxi te...

name:Improperia - Popule meus - Quia eduxi te...;
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book:Graduale Romanum, 1974, pag 177;
transcriber:Stefano Ferri;
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(c4) QUi-(deD'C)a(c) e-(efwg)dù-(ggf)xi(ef) te(dde.) (,) per(c) de-(e)sèr-(ixgv.hihghg)tum(f_e) (,) qua-(fe)dra-(fg)gìn(fe~)ta(fg) an-(ffe~)nis,(e.) (;) et(f) man(de)na(d) ci-(dc)bà(df)vi(de) te,(ffe.) (;) et(e) in(g)tro-(gh)dù-(hg)xi(e) in(g) ter-(ffe)ram(e.) sa-(fe)tis(dc) òp(df)ti(de)mam:(ffe.) (;) pa(ce)rà-(ixgv.hihghg)sti(e) Cru(fg)cem(efgvFE.) (,) Sal(fe~)va-(f)tò-(ghg)ri(f) tu-(gf)o.(ef.g.) (::)

Quid ultra...

name:Improperia - Popule meus - Quid ultra...;
office-part:Varia;
book:Graduale Romanum, 1974, pag 178;
transcriber:Stefano Ferri;
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(c4) QUid(c) ul(de~)tra(d) dè-(efwg)bu-(fe)i(e) fà-(f)ce-(ed)re(de) ti-(e)bi,(d_c) (,)
et(d) non(de) fe-(ed)ci?(ccd.) (:) E-(deD'C)go(c) qui-(ef)dem(e_d) plan-(efwg)tà-(g_f)vi(ef) te(d.) (,) vì-(e)ne(c)am(d) me-(fg)am(g_f~) spe-(gh)ci-(hg)o-(fe)sìs(de)si-(dc)mam:(c.) (,) et(cd) tu(fg) fac(gf)ta(gh) es(h) mi-(h)hi(g.) ni-(f_e)mis(d) a(e)mà-(dd)ra:(c.) (:) a-(d)cè-(c)to(df) nam(f_e)que(d.) (,) si-(e)tim(f) me-(d)am(e) po-(fe)tà(de)sti:(d.c.) (;) et(cd) làn(fg) ce-(f)a(f) per(f)fo-(gh)rà(h)sti(g) la-(fe)tus(d_f) (,) Sal(fe~)va-(f)tò-(ghg)ri(f) tu-(gf)o.(ef.g.) (::) (g+)

Ego te propter...

name:Ego propter te;
office-part:Improperia;
book:Graduale Romanum, 1961, p. 228 & The Liber Usualis, 1961, p. 739;
transcriber:Sebastian Malton;
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(c4) E(c)go(de) pro(e)pter(e) te(e) fla(e)gel(e)lá(e)vi(e) Æ(e)gý(d)ptum(e.) (,) cum(e) pri(e)mo(f)gé(g)ni(f)tis(f) su(evDC)is :(c.) (;) et(c) tu(d_e) me(e) fla(e)gel(e)lá(e)tum(ed) tra(f)di(d)dí(ef)sti.(edeDC.) (::) (c+)

Popule meus

name:Improperia - Popule meus - II;
office-part:Varia;
book:Graduale Romanum, 1974, pag 179;
transcriber:Stefano Ferri;
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(c4) PO(c)pu(de)le(efED'd) me(cd)us,(d.) (,) quid(e!fwg) fe(ggf)ci(e) ti(f_e)bi?(de..) (;)
Aut(c) in(e) quo(ixgv.hihghg) con(fe~)tri(fg)stá(e)vi(fg) te?(efED'd) (;z) Re(c)spón(efe)de(dc) mi(ef)hi.(d.) (::)

Ego te eduxi...

name:Ego propter te;
office-part:Improperia;
book:Graduale Romanum, 1961, p. 228 & The Liber Usualis, 1961, p. 739;
transcriber:Sebastian Malton;
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(c4) E(c)go(de) te(e) e(e)dú(e)xi(e) de(e) Æ(e)gý(d)pto,(e.) (,) de(c)mér(de)so(e) Pha(e)ra(e)ó(e)ne(e) in(f) ma(g)re(f) Ru(evDC)brum :(c.) (;) et(c) tu(d_e) me(e) tra(e)di(e)dí(e)sti(e.) (,) prin(e)cí(e)pi(e)bus(ed) sa(f)cer(d)dó(ef)tum.(edeDC.) (::)

Bibliografia

Note