Apri il menu principale

Ubi caritas

Versione del 30 lug 2019 alle 16:45 di Stefano Ferri (discussione | contributi) (Creata pagina con "''Tratto da WikiPedia.org'' '''Ubi caritas''' è un inno della Chiesa occidentale, a lungo usato come una delle antifone per la cerimonia della ''lavanda dei piedi'' il Giove...")
(diff) ← Versione meno recente | Versione attuale (diff) | Versione più recente → (diff)

Tratto da WikiPedia.org

Ubi caritas è un inno della Chiesa occidentale, a lungo usato come una delle antifone per la cerimonia della lavanda dei piedi il Giovedì Santo. La melodia gregoriana fu composta tra il quarto e il decimo secolo, anche se alcuni studiosi ritengono che il testo risale ai primi incontri cristiani prima della formalizzazione della Messa. Di solito è cantato durante l'adorazione eucaristica e la benedizione del Santissimo Sacramento e il giovedì sera nella Messa della Cena del Signore. L'attuale Messale Cattolico Romano (1970, 3a edizione tipica 2000) lo riassegnò dal mandatum lavapiedi alla processione dell'offertorio durante la Messa della Cena del Signore del Giovedì Santo, e si trova anche negli attuali inni anglicani e luterani.

Nella seconda edizione tipica (1983) dell'attuale Messale Romano, la risposta antifonale è stata modificata per leggere "Ubi caritas est vera, Deus ibi est", dopo alcuni manoscritti molto antichi. Questo si traduce come: "Dove la carità è vera, lì c'è Dio".

Un inno strofico, con il ritornello affidato all’assemblea e le strofe ad un solista o ad un piccolo coro. Scritto nel modo VI, non presenta eccessive difficoltà, sicuramente non è adatto per un coro alle primissime armi, ma non sono richieste particolari doti. La maggior difficoltà è il ritmo: essendo basato sulla parola, occorre attribuire il primato al fluire denso del testo, senza ostinarsi a voler rendere mensurale la bella melodia.

È un inno per il Giovedì Santo, per l’esattezza la celebrazione “nella Cena del Signore”. Adatto anche durante la settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, oppure negli incontri ecumenici, o in tutte le situazioni in cui si prega per la pace. Si eviti la tendenza a rallentare o ad appesantire.[1]