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Tratto da WikiPedia.org

Il Veni Creator Spiritus, in italiano Vieni Spirito Creatore è un inno liturgico dedicato allo Spirito Santo ed attribuito a Rabano Mauro, arcivescovo di Magonza, del IX secolo.

La versione più conosciuta è quella gregoriana,[1] ma è stato musicato anche da numerosi autori di musica polifonica, classica e contemporanea.

Viene regolarmente cantato nell'ufficio delle Lodi e dei Vespri della festa di pentecoste e viene spesso accostato alla sequenza Veni Sancte Spiritus.

Oltre che a pentecoste, viene anche cantato in particolari avvenimenti solenni per invocare lo Spirito Santo, quali in occasione del conferimento del sacramento della confermazione, e, secondo la tradizione, del matrimonio. Viene inoltre cantato durante l'elezione del nuovo Papa dai cardinali nella Cappella Sistina, per la consacrazione dei vescovi, per l'ordinazione dei sacerdoti, per i concili ed i sinodi e per l'incoronazione di un sovrano. Recitandolo il primo giorno dell'anno, con l'intenzione di invocare lo Spirito Santo, sull'anno che inizia, si lucra l'indulgenza plenaria[2].

Indice

Testo e traduzioni

Testo latino

Veni, creátor Spíritus,
mentes tuórum vísita,
imple supérna grátia,
quæ tu creásti péctora.

Qui díceris Paráclitus,
donum Dei, Altíssimi,
fons vivus, ignis, cáritas,
et spiritális únctio.

Tu septifórmis múnere,
dextræ Dei tu dígitus,
tu rite promíssum Patris,
sermóne ditans gúttura.

Accénde lumen sénsibus:
infúnde amórem córdibus:
infírma nostri córporis
virtúte firmans pérpeti.

Hostem repéllas lóngius,
pacémque dones prótinus:
ductóre sic te prævio
vitémus omne nóxium.

Per te sciámus da Patrem,
noscámus atque Fílium,
te utriúsque Spíritum
credámus omni témpore.

Amen.

Traduzione in lingua italiana

Vieni, o Spirito creatore,
visita le nostre menti,
riempi della tua grazia
i cuori che hai creato.

O dolce consolatore,
dono del Padre altissimo,
acqua viva, fuoco, amore,
santo crisma dell'anima.

Dito della mano di Dio,
promesso dal Salvatore
irradia i tuoi sette doni,
suscita in noi la parola.

Sii luce all'intelletto,
fiamma ardente nel cuore;
sana le nostre ferite
col balsamo del tuo amore.

Difendici dal nemico,
reca in dono la pace,
la tua guida invincibile
ci preservi dal male.

Luce d'eterna sapienza,
svelaci il grande mistero
di Dio Padre e del Figlio
uniti in un solo Amore.

Amen.

Nel Graduale Romanum, 1974, viene riportata anche questa preghiera:

V. Emitte Spiritum tuum et creabuntur. (T.P. AllelUia.)
R. Et renovabis faciem terrae. (T.P. Alleluia.)
V. Oremus.

V. Deus, qui corda fidelium Sancti Spiritus illustratióne docuisti: + da nobis in eodem Spiritu recta sapere, * et de eius semper consolatione gaudere. Per Christum Dóminum nostrum.
R. Amen.

Spartiti musicali

Spartito gregoriano, impaginato su foglio formato A4:

600px

Spartito disponibile in formato PDF impaginato su foglio A4, Media:xxx.pdf

Video

Versione tratta dal Liber Usualis (1961), p. pp. 880-881, cantata dai monaci benedettini di Santo Domingo de Silos.

Codice sorgente GABC

codice

Bibliografia

Note

  1. C'è anche una versione secondo il canto ambrosiano.
  2. Manuale delle indulgenze, 2004, Num. 26