Apri il menu principale

Terribilis est locus iste (Introitus)

Versione del 4 mag 2020 alle 23:36 di Stefano Ferri (discussione | contributi) (Creata pagina con "Categoria:Introito ''Tratto da CantualeAntonianum.com''<ref name="cantualeantonianum">CantualeAntonianum.com, link: https://www.cantualeantonianum.com/2013/06/solennita-de...")
(diff) ← Versione meno recente | Versione attuale (diff) | Versione più recente → (diff)

Tratto da CantualeAntonianum.com[1]

Terribilis est locus iste è l' Introito del comune della dedicazione di una Chiesa (conservato anche nel Graduale rinnovato postconciliare come antifona d'ingresso nel Comune della dedicazione). Un testo abbastanza semplice, anche nella melodia, ma dai profondi significati simbolici applicati alla Chiesa come luogo certo, ma soprattutto come "Corpo mistico", realtà sacramentale che mostra in questo mondo la presenza del Signore e la direzione da seguire per giungere con sicurezza a lui.

Il termine latino terribilis, non andrebbe qui inteso letteralmente in italiano come "terribile" (anche se l'edizione '74 e 2008 della Bibbia CEI traducono così), ma piuttosto con: "che incute rispetto, sacro timore" ovvero "tremendo" nel senso del mistero sacro che è insieme fascinans e tremendum, attira eppure sconvolge; affascina, ma fa sentire tutto il timore di avvicinarsi alla presenza di Dio Rimane comunque più chiaro il significato se si prendono in considerazione i versetti biblici di Genesi 28,17.22 dai quali l'antifona è tratta. Infatti nel testo originale la frase prosegue dicendo: "Questa è la casa di Dio e la porta del Cielo" e ricorda la visione di Giacobbe, a Beth-El, della scala che saliva al Cielo. Questa frase non viene cantata (e pure scritta sugli ingressi degli edifici religiosi) tanto per incutere timore, ma anche e soprattutto per indicare, rimandando alla visione di Giacobbe, che da qui, cioè dalla Chiesa, inizia la "scala" (o il "cammino") che conduce al Cielo.

Sal. 83,2-3 -


Indice

Testo e traduzioni

Testo latino

Terríbilis est locus iste: hic domus Dei est,
et porta coeli: et vocábitur aula Dei.[2]
(T. P.: Allelúia, allelúia).

Quam dilécta tabernácula tua, Dómine virtútum!
concupíscit et déficit ánima mea in átria Dómini.[3]

Traduzione in lingua italiana

È terribile questo luogo: questa è la casa di Dio
e la porta del cielo: e sarà chiamata tempio di Dio.

Quanto sono amabili le tue dimore, Signore degli eserciti!
L'anima mia anela e desidera gli atri del Signore.

Spartiti musicali

Spartito gregoriano, impaginato su foglio formato A4:

600px

Spartito disponibile in formato PDF impaginato su foglio A4, Media:xxx.pdf

Video

Versione tratta dal Graduale Romanum (1974), pag. 397, cantata da Giovanni Vianini, Schola Gregoriana Mediolanensis, Milano, Italia.

Codice sorgente GABC

codice

Bibliografia

Note