Differenze tra le versioni di "Regina Caeli (Tono Simplex)"

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Nella liturgia cattolica l'antifona '''Regina Caeli''' o '''Regina Coeli''' (in latino: '''Regina del Cielo''' o '''Regina del Paradiso'''), è una delle quattro antifone mariane. Le altre tre antifone mariane sono: la '''Salve Regina''', l''''Alma Redemptoris Mater''' e l''''Ave Regina Coelorum'''. Esse vengono tradizionalmente cantate al termine della compieta, la preghiera della Liturgia delle Ore recitata al termine della giornata.
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Nella liturgia cattolica l'antifona '''Regina Caeli''' o '''Regina Coeli''' (in latino: '''Regina del Cielo''' o '''Regina del Paradiso'''), è una delle quattro antifone mariane. Le altre antifone mariane sono: '''[[Ave Regina Coelorum (Tono simplex)|Ave Regina Coelorum]]''', '''[[Salve Regina (tono simplex)|Salve Regina]]''' e '''[[Alma Redemptoris Mater (Tono simplex)|Alma Redemptoris Mater]]'''. Esse vengono tradizionalmente cantate al termine della compieta, la preghiera della Liturgia delle Ore recitata al termine della giornata.
  
 
Questa gioiosa preghiera viene rivolta a Maria madre del Risorto e, dal 1742, viene tradizionalmente cantata o recitata nel tempo pasquale, cioè dalla domenica di Pasqua fino al giorno di Pentecoste in sostituzione dell'Angelus.<ref>Charles-Louis Richard, Biblioteca sacra ovvero Dizionario universale delle scienze ecclesiastiche... per la prima volta ... tradotta ed ampliata da una società di ecclesiastici, vol. 11, Ranieri Fanfani, 1835, p. 194. «... Benedetto XIV ha confermato la stessa indulgenza nel 20 aprile 1742 ...».</ref>. La sua composizione risale al X secolo, ma l'autore è sconosciuto. La tradizione vuole che papa Gregorio Magno, una mattina di Pasqua in Roma, udì degli angeli cantare le prime tre righe del Regina coeli, alla quale aggiunse la quarta. Un'altra teoria afferma che l'autore sarebbe papa Gregorio V.
 
Questa gioiosa preghiera viene rivolta a Maria madre del Risorto e, dal 1742, viene tradizionalmente cantata o recitata nel tempo pasquale, cioè dalla domenica di Pasqua fino al giorno di Pentecoste in sostituzione dell'Angelus.<ref>Charles-Louis Richard, Biblioteca sacra ovvero Dizionario universale delle scienze ecclesiastiche... per la prima volta ... tradotta ed ampliata da una società di ecclesiastici, vol. 11, Ranieri Fanfani, 1835, p. 194. «... Benedetto XIV ha confermato la stessa indulgenza nel 20 aprile 1742 ...».</ref>. La sua composizione risale al X secolo, ma l'autore è sconosciuto. La tradizione vuole che papa Gregorio Magno, una mattina di Pasqua in Roma, udì degli angeli cantare le prime tre righe del Regina coeli, alla quale aggiunse la quarta. Un'altra teoria afferma che l'autore sarebbe papa Gregorio V.

Versione attuale delle 16:00, 17 ago 2023

VUOI LASCIARE UNA PICCOLA DONAZIONE?

Tratto da WikiPedia.org

Nella liturgia cattolica l'antifona Regina Caeli o Regina Coeli (in latino: Regina del Cielo o Regina del Paradiso), è una delle quattro antifone mariane. Le altre antifone mariane sono: Ave Regina Coelorum, Salve Regina e Alma Redemptoris Mater. Esse vengono tradizionalmente cantate al termine della compieta, la preghiera della Liturgia delle Ore recitata al termine della giornata.

Questa gioiosa preghiera viene rivolta a Maria madre del Risorto e, dal 1742, viene tradizionalmente cantata o recitata nel tempo pasquale, cioè dalla domenica di Pasqua fino al giorno di Pentecoste in sostituzione dell'Angelus.[1]. La sua composizione risale al X secolo, ma l'autore è sconosciuto. La tradizione vuole che papa Gregorio Magno, una mattina di Pasqua in Roma, udì degli angeli cantare le prime tre righe del Regina coeli, alla quale aggiunse la quarta. Un'altra teoria afferma che l'autore sarebbe papa Gregorio V. La melodia in uso risale al XII secolo, ma è stata semplificata nel XVII. Questa gioiosa preghiera viene rivolta a Maria madre del Risorto e, dal 1742, viene tradizionalmente cantata o recitata nel tempo pasquale, cioè dalla domenica di Pasqua fino al giorno di Pentecoste in sostituzione dell'Angelus. L'antifona trova la sua collocazione liturgica al Magnificat nei vespri del giorno di Pasqua e dell'ottava fin dal XII secolo.

Testo e traduzioni

Testo latino

Regina coeli, laetare, alleluia.
Quia quem meruisti portare, alleluia.
Resurrexit, sicut dixit, alleluia.
Ora pro nobis Deum, alleluia.

Al testo originale si aggiungono il Versetto e l'Oremus finale:

V. Gaude et laetare, Virgo Maria, alleluia.
R. Quia surrexit Dominus vere, alleluia.
Oremus: Deus, qui per resurrectionem Filii tui Domini nostri Iesu Christi mundum laetificare dignatus es, praesta, quaesumus, ut per eius Genetricem Virginem Mariam perpetuae capiamus gaudia vitae. Per eundem Christum Dominum nostrum.
Amen.

Traduzione italiana

Regina del cielo, rallegrati, alleluia.
Cristo che hai portato nel grembo, alleluia,
è risorto, come aveva promesso, alleluia.
prega il Signore per noi, alleluia.

Al testo originale si aggiunge:

V. Rallegrati, Vergine Maria, alleluia.
R. Il Signore è veramente risorto, alleluia.
Preghiamo: O Dio, che nella gloriosa risurrezione del tuo Figlio hai ridato la gioia al mondo intero, per intercessione di Maria Vergine, concedi a noi di godere la gioia della vita senza fine. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Spartiti musicali

Spartito gregoriano, impaginato su foglio formato A4:

Regina-coeli-tono-simplex.png

Spartito disponibile in formato PDF impaginato su foglio A4, Media:Regina-coeli-tono-simplex.pdf

Video

Versione tratta dal Liber Usualis (1961), p.278., cantata dai monaci benedettini di Santo Domingo de Silos.

Codice sorgente GABC

name:Regina caeli (Simple Tone);
office-part:Antiphona;
mode:6;
book:The Liber Usualis, 1961, p. 278 & Chants of the Church, 1956, p. 132;
transcriber:Andrew Hinkley;
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Bibliografia

Note

  1. Charles-Louis Richard, Biblioteca sacra ovvero Dizionario universale delle scienze ecclesiastiche... per la prima volta ... tradotta ed ampliata da una società di ecclesiastici, vol. 11, Ranieri Fanfani, 1835, p. 194. «... Benedetto XIV ha confermato la stessa indulgenza nel 20 aprile 1742 ...».